TAOISMO 道家

Il Taoismo non è una fede o una religione nel senso stretto del termine: è un insieme di aspetti filosofici, intellettuali, di ricerca di immortalità e longevità che costituiscono ciò che noi chiamiamo Taoismo.
Le sue radici risalgono alla preistoria della Cina e traggono linfa dallo sciamanesimo, iniziato 8000 anni fa in Siberia e poi diffusosi anche in Cina.
Il Taoismo inteso  come  scuola di pensiero può essere ricondotto al periodo delle Primavere e degli Autunni e degli Stati Combattenti (770-221 a.C.). A quel tempo infatti, l’imperatore Qin Shi Huang Di, il quale unificò la Cina, fu un grande sostenitore del movimento taoista, essendo affascinato dall’immortalità e dalle pratiche alchemiche. E’ proprio a partire dalla dinastia Qin che si può parlare dell’esistenza di un vero e proprio movimento taoista.
Con il successivo periodo Han ci sono le prime importanti manifestazioni di divinazione, di fisiognomica e di Feng Shui (风水) ossia la geomanzia, che caratterizzeranno in maniera significativa il taoismo.
Nel 184 d.C. una parte molto significativa del Taoismo fu quella che venne definita “La Via della Grande Pace”, una setta taoista militante e missionaria che aveva lo scopo di chiudere con il passato (la dinastia Han) e guardare verso una nuova era. Tale gruppo, sebbene molto organizzato, venne represso brutalmente dall’esercito. Tra i seguaci rimasti , molti si rifugiarono nei monasteri per praticare un Taoismo meno violento. Da qui le origini delle successive arti marziali nate tra le mura dei monasteri taoisti.
Le numerose sette che nacquero lungo la storia del Taoismo, alla fine si fusero insieme in quelle che oggi sono le due scuole riconosciute: la setta Quanzhen e la setta Zhengyi. Le differenze riguardano le norme e regole di comportamento:  nella setta Quanzhen i monaci devono vivere nel monastero, non possono sposarsi, mangiare carne, bere alcolici.
Nella setta Zhengyi, i monaci possono vivere a casa propria, sposarsi e mangiare carne quando non ci sono festività taoiste.

Ma prima del Taoismo vi è il Dao (道) che è l’origine dell’Universo, l’origine di ogni cosa, la legge che governa i cambiamenti, è la Via del Cielo. Che non può essere definita né descritta, ma la si può solo intuire e, raggiungendo l’Illuminazione, farne parte.

“Via che uno enuncia
Non è già più la Via
Nome che uno pronuncia
Non è già più nome” 

lao tzu
Lao Tzu

Quando la Via appare è Virtù (De德). Ciò che è manifesto è Virtù.
Nel Taoismo infatti Via e Virtù sono le fondamenta su cui si basa tale dottrina; la loro unione poi crea altri principi taoisti quali il “non agire” (Wu Wei无为), l’assenza di desideri, e il raggiungimento della semplicità e dell’immortalità.
Il trattato più famoso che conosciamo sul Taoismo (anche se all’epoca in cui fu scritto, il Taoismo ancora non esisteva come scuola di pensiero) è il Dao De Jing (道德经 Canone della Via e della Virtù) scritto da Lao Tzu. Si dice che egli era un archivista di corte della Dinastia Zhou (c.1100-221 a.C) e, deluso dello stile di vita degli Stati cinesi, si diresse verso l’ovest. Raggiunto il passo sulle montagne Hangu, decise di fermarsi per la notte. Il sorvegliante della stazione, Yin Xi, intuendo che egli era un saggio, gli chiese di annotare i suoi pensieri. Lao Tzu scrisse così il Dao De Jing. Continuò poi il suo viaggio e nessuno lo rivide più.
Lao Tzu è considerato l’incarnazione della Purezza Suprema.
Nel Taoismo infatti ci sono Tre Esseri Puri (manifestazioni del Tao): Purezza di Giada, Purezza Superiore e Purezza Suprema.

Tre Esseri Puri

Al di sotto dei Tre Esseri Puri ci sono altre divinità come l’Imperatore di Giada e l’Imperatore ZhenWu, nati anch’essi prima che Cielo e Terra si separassero. Gli Immortali, invece, sono umani nati dopo che Cielo e Terra si sono separati e sono divenuti tali coltivando il Dao.

Un altro scrittore degno di essere menzionato è sicuramente Chuang Tzu, che visse all’epoca degli Stati Combattenti e scrisse molti libri. A Chuang Tzu, nei suoi scritti, piaceva stravolgere il significato degli avvenimenti dando loro un risvolto provocatorio, in modo tale da liberarsi dalle idee convenzionali e dagli schemi razionali propri del confucianesimo. E’ abbandonando tali schemi che si raggiunge la Via.

“Dimentica gli anni, dimentica le nozioni, abbandonati all’illimitato e così dimorerai nell’illimitato”
Chuang Tzu

L’obiettivo ultimo del Taoismo è  il raggiungimento dell’immortalità. Ciò avviene con la pratica sia esterna (Wai Dan 外丹) che interna (Nei Dan 内丹): la pratica esterna è costituita da esercizi fisici mirati a rafforzare esternamente il corpo, da pratiche dietetiche, dall’utilizzo di pillole d’erbe e di elisir natrali, da pratiche di igiene sessuale.
La pratica interna invece è un’insieme di tecniche di respirazione, di  meditazione e di alchimia interna per rafforzare e riequilibrare internamente il corpo.
Nel Taoismo gli Otto Immortali 八仙 sono sicuramente i saggi taoisti più venerati.

8immortali
Otto Immortali

Quan Zhongli fu un generale dell’ultima dinastia Han e trascorse la sua vecchiaia da eremita nei monti Yang Jiao.  Grande conoscitore di alchimia, in una mano porta un ventaglio che serve per scacciare le forze del male, nell’altra mano porta la pesca dell’immortalità.
Lu Dongbin nato nel 755 d.C. nello Shanxi, studiò da Quan Zhongli il quale gli tramandò i segreti dell’immortalità. E’ associato all’alchimia e all’elisir di lunga vita: infatti era famoso per le sue ricette medicinali tuttora ancora efficaci.  Porta con sé una spada per combattere le forze del male e il fuchen, lo “scacciamosche” o “coda di cavallo” usato dai monaci taoisti per difendersi.
Zhang Guolao divenne immortale per caso: proveniente da una famiglia contadina, era solito portare al mercato il raccolto in groppa al suo asino. Un giorno sentì un profumo proveniente da un tempio deserto; entrò e trovò una pentola con delle strane erbe. Ne mangiò a volontà e  ne diede anche all’asino. Quando l’alchimista del tempio entrò, Zhang Guolao saltò all’indietro sull’asino e scapparono via velocemente. Quella pentola conteneva la ricetta dell’immortalità. Spesso egli viene raffigurato mentre cavalca un asino all’indietro, portando sempre con sé uno strumento musicale di bambù. E’ venerato come portatore di fertilità.
Cao Guojiu era un ministro della Dinastia Song, ma stanco della vita imperiale e per vergogna di avere un fratello assassino, si ritirò nei monti come eremita. Venne accolto dagli altri Immortali che gli svelarono la ricetta dell’immortalità. E’ raffigurato con delle nacchere o a volte con il fuchen.
Li Tieguai da giovane si ritirò sui monti in eremitaggio per divenire immortale. Dopo molto anni imparò a staccarsi dal proprio corpo per poter viaggiare e cavalcare le nuvole. Un giorno disse al suo discepolo di far guardia al suo corpo mentre lui sarebbe andato a trovare Lao Tzu. Se non fosse tornato entro la fine del settimo giorno, poteva distruggere il suo corpo perchè ciò voleva dire che era morto. Il sesto giorno il discepolo ricevette la notizia che sua madre stava morendo e , pensando che ormai il suo Maestro doveva essere morto, decise di bruciare il corpo e andare da sua madre. Dopo poche ore Li Tieguai tornò ma trovò il suo corpo bruciato. Non c’era tempo da perdere: doveva assolutamente trovare un altro corpo o sarebbe morto. Trovò il corpo di un vecchio mendicante sciancato. Ecco perché viene raffigurato così con un bastone di ferro cui poggiarsi.
Han Xiangzi vissuto all’inizio del IX secolo, fu allievo di Lu Dongbin. Musicista, amava incantare gli animali con il suono del suo flauto.
Lan Caihe rappresenta il pazzo, il folle. Viene spesso raffigurato vestito da donna mentre suona il flauto.
He Xianggu è l’unica donna del gruppo. Le fu data l’Immortalità per la sua generosità e il suo severo ascetismo. E’ rappresentata con un fior di loto che porta in spalla.

Bibliografia: “Il Taoismo conoscenza e immortalità” di Martin Palmer. ed. Xenia
“Taoism” by The Taoist Association of China. Foreign Language Press Beijing
“Tao Te King, il libro della Via e della Virtù” , Lao Tzu. Acura di Claude Larre. ed Jaca Book
“Chuang Tzu” a cura di Fausto Tomassini. ed Tea